Il fondo sovrano del Kuwait Wren House arruola Mediobanca e Barclays per rilevare un 20 per cento di Aeroporti di Roma da Atlantia

Oggi Atlantia pubblichera’ i risultati del terzo trimestre e, secondo gli analisti, non ci dovrebbero essere grandi sorprese. Ma l’attenzione del mercato e’ tutta sulla cessione di una quota attorno al 40 per cento in Aeroporti di Roma, controllata al 95 per cento di Atlantia (con piccole quote di enti locali fra cui il Comune di Fiumicino). Ora, secondo i rumors dell’ambiente finanziario, e’ risaputo che ormai da inizio settembre Atlantia tramite Goldman Sachs ha avviato un sondaggio tra gli investitori infrastrutturali e i fondi sovrani per cedere un 20 per cento di Adr tramite un beauty contest. Un altro 20 per cento dovrebbe finire invece ad Adia, il fondo di Abu Dhabi, all’interno dell’operazione Alitalia-Etihad Airways, una volta che la transazione sara’ ratificata da Bruxelles. Due settimane fa, di fronte alle anticipazioni del Sole 24 Ore, Atlantia ha precisato di non aver dato alcun mandato a Goldman Sachs e che nessuna decisione e’ stata presa sull’operazione di una quota di Adr. In realta’, la smentita appare debole e sembra piu’ un atto dovuto, anche per creare le condizioni a livello istituzionale e politico per cedere un 40 per cento degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino agli arabi. Di sicuro, esiste gia’ un dossier che e’ sulle scrivanie dei maggiori fondi sovrani del mondo su numeri e prospettive di crescita del traffico degli aeroporti romani, porta d’ingresso dal Mediterraneo sull’Europa. Il dossier e’ sul tavolo non solo di Adia ad Abu Dhabi, ma anche a Doha sede del fondo Qatar Holding e soprattutto in Kuwait dove ha sede il colosso delle infrastrutture Wren House. Proprio quest’ultimo sarebbe il maggiore candidato ad affiancare Adia nell’investimento, tanto che secondo rumors raccolti dal Sole 24 Ore avrebbe gia’ arruolato Mediobanca e Barclays per assisterlo nell’offerta sul 20 per cento di Adr. Al contrario, sempre secondo Il Sole 24 Ore, e’ possibile che Atlantia affidi un doppio mandato per l’operazione affiancando a Goldman Sachs una banca italiana, come ad esempio Banca Imi, oppure un advisor puro come Lazard.