Clessidra avvia la cessione o, in alternativa, la quotazione del gruppo Balconi, brand noto per la produzione di dolci. Negli ultimi giorni, secondo le indiscrezioni, sarebbe infatti stato affidato un incarico a Mediobanca. Contemporaneamente i legali di D’urso Gatti Bianchi sono stati incaricati di seguire la procedura sul versante legale mentre Deloitte si occuperà della vendor due diligence.
Oggi la maggioranza di Balconi, che è stata acquisita da Clessidra nel 2011, fa capo (per l’80%) al private equity fondato da Claudio Sposito, mentre il 20% è ancora in mano alla famiglia fondatrice.
Negli ultimi giorni, secondo le indiscrezioni, Mediobanca avrebbe selezionato una lista ristretta di investitori tra i private equity paneuropei di prima fascia, chiedendo che entro qualche settimana siano inviate le manifestazioni d’interesse. La valutazione che si attenderebbe Clessidra sarebbe attorno ai 300 milioni di euro sulla base di valutazioni a multipli di oltre dieci volte il margine operativo lordo. L’azienda dolciaria nel 2014 prevede infatti di chiudere con un Mol a quota 26 milioni di euro e un giro d’affari di circa 150 milioni: quindi con un Ebitda margin attorno al 17 per cento.
In modo parallelo Mediobanca starebbe esplorando la possibilità di una quotazione per Balconi. Anche in questo caso i multipli sono abbastanza rotondi: le aziende quotate comparabili sono la belga Lotus Bakeries, la svizzera Aryzta, la messicana Grupo Bimbo, la brasiliana Dias Branco, la statunitense ConAgra Foods e la turca Ulker. La Balconi era stata rilevata nel 2011 da Clessidra: a vendere erano stati i fondatori Michele, Fabio e Maurizio Balconi. Il prezzo convenuto era stato di circa 100 milioni e la Balconi doveva diventare una piattaforma per il consolidamento nel settore alimentare. Negli ultimi due anni, grazie all’ingresso di manager esterni, c’è stata una forte crescita del fatturato e dell’ebitda oltre ad elevata generazione di cassa. Metà del giro d’affari proviene dall’estero: da Paesi come Regno Unito, Francia, Germania Olanda e Penisola iberica con opportunità di espansione negli Stati Uniti e in Medio Oriente. Ora resta da capire quale sarà la strada scelta tra cessione e Ipo. Di sicuro, la Balconi è un’azienda che si presta perfettamente a un secondary buyout, cioè all’ingresso di un altro private equity al posto di Clessidra. Inoltre l’operazione mostra il momento d’oro per le fusioni e acquisizioni nel settore alimentare: nei primi 9 mesi nel mondo ci sono state 330 operazioni food per un valore di 30 miliardi di euro.