I grandi operatori delle telecomunicazioni entrano in campo per acquistare Clouditalia, la società nata dalle ceneri della ex-Eutelia e che è tra i leader italiani nei servizi di Tlc e cloud computing dedicati in modo specifico alle piccole e medie imprese italiane ma anche alle multinazionali straniere.
Secondo indiscrezioni l’attuale azionista di controllo, cioè il fondo Hirsch di Mario De Benedetti e Gaetano Marzotto, avrebbe deciso di avviare un processo esplorativo volto a cedere il controllo dell’azienda oppure, in alternativa, a favorire un processo di aggregazione con un altro operatore del settore Tlc.
La procedura sarebbe secondo le indiscrezioni appena iniziata, sotto la supervisione del consulente finanziario Cassiopea Partners, ma già ci sarebbero già alcuni gruppi industriali pronti ad esaminare il dossier: cioè i colossi delle Tlc inglesi Vodafone e Bt, che hanno già una robusta presenza in Italia, come pure Fastweb, la società fondata da Silvio Scaglia ai tempi della New Economy e ora di proprietà ormai da qualche anno dell’elvetica Swisscom.
Ma in gara, pronti ad intervenire, ci sarebbero anche gruppi italiani e non è da escludere che il dossier venga esaminato anche da alcuni fondi di private equity. Le offerte sarebbero attese nelle prossime settimane, anche se resta top secret la valutazione dell’azienda.
Oggi le vecchie attività dell’azienda aretina Eutelia, finita commissariata quattro anni fa, fanno capo in maggioranza al fondo Hirsch, che l’ha rilevata nel 2011 assieme ad altri privati in minoranza (come il manager italo-americano Mark De Simone), come ramo d’azienda all’interno della procedura di cessione organizzata dal Ministero dello sviluppo economico assieme ai commissari.
Gli asset rilevati a quel tempo, i migliori e i più in salute di Eutelia, sono stati rilanciati in questi tre anni anche grazie al valore che sta sempre più assumento la tecnologia cloud, cioè quell’insieme di servizi integrati e più evoluti forniti dal provider alle aziende clienti. Inoltre proprio Clouditalia, che ha archiviato l’ultimo esercizio con circa 90 milioni di euro di fatturato, possiede oggi anche una rete di infrastrutture, in parte quella che un tempo era di Edison tramite Edisontel, con un network in fibra ottica che si estende per circa 14000 chilometri su tutto il territorio italiano al quale vanno aggiunti circa 2200 chilometri coperti da ponte radio.
Clouditalia ha inoltre oggi importanti clienti tra le grandi aziende multinazionali: fra queste il colosso tecnologico americano Cisco e la Nuovo Pignone della conglomerata statunitense General Electric.