La famiglia Crociani è pronta ad aprire il capitale del gruppo Vitrociset. Secondo indiscrezioni, raccolte in ambienti finanziari, infatti la società sarebbe intenzionata a valutare manifestazioni d’interesse pervenute negli ultimi mesi da fondi di private equity e da parte di gruppi industriali.
Proprio in virtù dell’interesse riscontrato per la società sarebbe stato deciso quindi di dare un incarico volto a individuare un potenziale partner azionario. Secondo indiscrezioni, anticipate ieri dal servizio Mergermarket, sarebbe quindi stato affidato dagli azionisti di Vitrociset, cioè la famiglia Crociani, un incarico in questa direzione all’advisor Banca Imi.
Resta da capire se il processo sarà volto a trovare un socio di minoranza oppure se verrà ceduta la maggioranza della società. Sul tema c’è stretto riserbo e dal quartier generale del gruppo romano la notizia sulla prossima apertura del capitale a nuovi soci non trova nè riscontri nè conferme.
Vitrociset è una realtà storica del settore dei sistemi per la difesa e per il controllo del traffico aereo nota soprattutto per la manutenzione dei radar degli aeroporti. Nata nel 1992, fondata da Camillo Crociani, oggi Vitrociset fa capo alla moglie Edoarda Crociani. Alla guida del gruppo c’è oggi il manager Giorgio Zappa, l’ex direttore generale di Finmeccanica che da luglio 2012 è presidente operativo di Vitrociset.
L’ingresso di un nuovo socio dovrebbe portare risorse fresche per lo sviluppo, anche internazionale, del gruppo romano. Del resto, la società è in salute malgrado la crisi che ha coinvolto i settori dove opera e anche nel 2013 ha evidenziato risultati operativi in crescita con ordini per 213 milioni di euro, oltre il 50% in più del 2012 e con una quota di export pari al 35 per cento.
Il valore della produzione si è attestato nell’ultimo esercizio a 212 milioni di euro, il margine operativo lordo a 28,1 milioni di euro, l’utile operativo a 17,5 milioni di euro, mentre l’utile netto a 3,24 milioni. In miglioramento anche la posizione finanziaria netta, passata da 27,2 milioni di euro del 2012 a 22,5 milioni di euro. Il business internazionale di Vitrociset è inoltre ormai presente non solo in Europa, ma anche in aree come Asia e Africa.
Non è comunque la prima volta che viene ipotizzato l’ingresso di nuovi azionisti in Vitrociset. Tra i soggetti interessati, nel passato, era circolato il nome del private equity Clessidra, mentre tra i gruppi industriali era stata indicato sul dossier il colosso Eads che in passato aveva già esplorato iniziative e collaborazioni nel settore aerospaziale con l’azienda romana. Ora partirà probabilmente un nuovo processo e sia i gruppi industriali sia i grandi private equity potrebbero decidere di esaminare l’operazione.