Risiko in vista nel settore europeo delle polizze via Internet. Starebbe infatti partendo in questi giorni, secondo indiscrezioni, la cessione delle attività in Italia e Germania di Direct Line, marchio noto delle polizze vendute via Internet. La decisione di cedere le attività in questione sarebbe stata presa dalla casa madre inglese.
In vendita ci sarebbero asset con premi per 700 milioni di euro. E in campo, ad esaminare il dossier, secondo indiscrezioni sarebbero scesi alcuni colossi assicurativi europei: la francese Axa, l’elvetica Zurich, le tedesche Talanx ed Ergo, l’americana Liberty Mutual, ma anche qualche compagnia russa. Le offerte non vincolanti sarebbero previste entro fine giugno con una stima di prezzo per le attività in vendita compresa tra 200 e 250 milioni di euro.
Direct Line è stato un caso di crescita a livello europeo negli anni passati: nata nel Regno Unito nel 1985, ha guadagnato quote del mercato assicurativo britannico attraverso il sistema di vendita polizze sull’auto via telefono. Dal 1988 ha ampliato i propri interessi e ha proposto anche le polizze per la casa. La prima filiale estera viene aperta nel 1995 in Spagna. Nel 2001, contemporaneamente al boom di Internet, Direct Line sbarca invece in Germania e nel 2002 inizia ad essere operativa in Italia.
La società, dopo essere stata oggetto di attenzioni di grandi private equity come Blackstone e Kkr, sale agli onori della cronaca borsistica due anni fa: quando sbarca con un rialzo record alla Borsa di Londra, diventando una delle maggiori offerte aperte ai risparmiatori.
Il gruppo assicurativo Direct Line viene valutato nel 2012 circa 2,6 miliardi e l’Ipo raccoglie ben 787 milioni di sterline che finiscono nelle casse di Royal Bank of Scotland, l’istituto collassato in seguito al credit crunch e finito al Tesoro inglese.
Fra le attività di Rbs per le quali era stata decisa la cessione, tramite collocamento borsistico, c’era infatti anche la compagnia di assicurazioni, originariamente specializzata solo in polizze auto e molto attiva anche in Italia.
Proprio negli ultimi due anni Direct Line ha mostrato buoni tassi di crescita, anche tra i confini italiani: l’anno migliore è stato il 2012, quando a brillare era stato il ramo Danni con un incremento dei premi del 45% a 496 milioni di euro. Oggi è la prima compagnia di assicurazione diretta italiana, con oltre un milione di clienti, e il terzo operatore diretto in Germania.
Ora, secondo le indiscrezioni, arriva la decisione di razionalizzare le attività europee del gruppo inglese con la cessione delle filiali estere in Germania e Italia. In campo scendono alcuni dei gruppi stranieri già presenti in forze in Italia, come Axa e Zurich, ma anche nuovi player che hanno intenzione di crescere in Europa come gli americani di Liberty Mutual, ma anche la tedesca Talanx che sta già guardando con interesse all’acquisizione delle controllate della genovese Banca Carige nel settore assicurativo.