La scadenza per le offerte è il 27 giugno. Entro quella data Gtech dovrà fare la sua proposta vincolante per aggiudicarsi la gara per la privatizzazione delle lotterie turche (conosciute come Milli Piyango). La società posseduta dal gruppo De Agostini avrebbe già pronta la sua offerta che sarebbe finanziata dalle banche d’affari Bnp Paribas e Societe Generale.
Ma Gtech dovrà vedersela con almeno tre gruppi che, secondo le indiscrezioni, sarebbero tra i favoriti e pronti all’offerta: cioè con la greca Intralot, ma anche con un consorzio capitanato da Turkcell, primo operatore di telefonia mobile in Turchia, e infine con Netholding, una delle maggiori conglomerate di Istanbul attiva nel settore turistico, immobiliare e nella gestione dei Casino e di diverse lotterie.
Secondo le indicazioni del governo di Ankara, la licenza della lotteria avrà 10 anni di durata e il vincitore avrà una partecipazione del 17 per cento sui ricavi della società.
Le lotterie turche Milli Piyango restano una gara importante per lo sviluppo estero di Gtech. Il mercato turco è infatti ad alto potenziale e ben conosciuto dalla società guidata da Marco Sala e presieduta da Lorenzo Pellicioli.
Ankara punta ad incassare dalla prossima privatizzazione dell’azienda, che ha archiviato profitti per 140 milioni di euro nel 2012, circa 2 miliardi di dollari sulla licenza di dieci anni.
Gtech fornisce, già da qualche anno, alla società turca nuove tecnologie per la lotteria, un elemento che potrebbe favorirla.
Non è il primo tentativo per il governo di Ankara di vendere le lotterie Milli Piyango dopo quello andato deserto del novembre scorso e quello del 2009. E anche in quest’ultima asta le scadenze per le offerte vincolanti sono state prorogate fino alla data del 27 giugno.
Gtech, che ha presentato la scorsa settimana i risultati trimestrali, prevede per il 2014 ricavi a 3.150-3.250 milioni, un margine operativo lordo a 1.060-1.100 milioni e un utile operativo a 550-590 milioni.Uno dei volani sarà appunto l’espansione internazionale. Tra gli altri Paesi che potrebbero offrire interessanti opportunità per Gtech, oltre alla Turchia, ci sono anche la Grecia e il Sud Africa.