Partner in arrivo per la Cobra Automotive Technologies, attiva nella progettazione e produzione di apparati elettronici per la sicurezza dei veicoli e per lo sviluppo di servizi basati sulla geolocalizzazione? Per la società, quotata a Piazza Affari e controllata da Kme Partecipazioni, ci sarebbero state diverse offerte, anche se informali, da parte di soggetti industriali (Vodafone) e fondi di private equity: come ad esempio l'inglese Palamon.
Tuttavia l'azionista, almeno per ora, non sembra intenzionato a cedere l'azienda che dovrà ancora crescere. Il gruppo, secondo quanto risulta da indiscrezioni finanziarie, ha infatti ancora bisogno di un po' di tempo per migliorare la propria redditività. Cobra ha chiuso il 2013 con una perdita di 2 milioni di euro, a fronte del rosso di 14,2 milioni dell'esercizio precedente. I ricavi sono scesi del 6,1% da 154 a 144,6 milioni, mentre l'Ebitda ha segnato un incremento del 195% da 5,8 a 17 milioni (con l'Ebitda aggiustato a 19 milioni), e l'Ebit si è attestato a 4 milioni dai -9,1 milioni del 2012. Il gruppo ha inoltre firmato alla fine dello scorso anno l'accordo di ristrutturazione dei debiti con le banche finanziatrici.
L'obiettivo degli azionisti di Cobra dovrebbe essere la cessione dell'azienda nel medio periodo. Magari prendendo come termine di paragone la cessione del gruppo romano Octo Telematics, che fa più o meno lo stesso mestiere, dal fondo Charme della famiglia Montezemolo al gruppo russo Renova. Octo è infatti stata valutata 450 milioni di euro: ma ha una redditività molto più alta di Cobra. Con un Mol di oltre 50 milioni di euro su un fatturato di poco più di 100 milioni. Quindi Octo è stata ceduta a Renova a circa 7-8 volte il margine operativo lordo.
Sulla base di questo multiplo (con un Mol di 17 milioni) Cobra potrebbe valere circa 119-136 milioni di euro, quindi un valore più alto dell'attuale capitalizzazione di Borsa pari a 102 milioni di euro: tuttavia pare plausibile che l'azionista Kme Partecipazioni si prenda ancora un po' di tempo prima di cedere la sua partecipazione in un'azienda che pare destinata a crescere.