Per la cessione di una quota del Milan, Fininvest e Barbara Berlusconi procedono su strade separate. E intanto Galliani…

Riuscirà Barbara Berlusconi a trovare un socio di minoranza per un 30 per cento dell'Ac Milan, magari convicendolo a investire nel nuovo stadio futuro dei rossoneri? Di sicuro lo spirito d'iniziativa non manca alla figlia di Silvio Berlusconi, che ha annunciato pubblicamente che i rossoneri sarebbero a caccia di un socio, spiazzando leggermente secondo le indiscrezioni la Fininvest che sul tema non era stata avvertita. Si dirà che le vicende rossonere sono cose di famiglia, pur essendo la holding di via Paleocapa azionista e pur dovendo sborsare ogni anno decine di milioni di euro per ripianare le perdite del club.

Tuttavia sembra proprio che Barbara si sia messa in testa di trovare questo socio di minoranza, magari cercandolo tra qualche gruppo nato all'ombra dei petrol-dollari oppure in qualche angolo dell'Asia. E' un'impresa non facile, per qualche addetto ai lavori impossibile, visto che nessun Paperon dei Paperoni sembra disposto a mettere soldi nel Milan, senza poter comandare.  Allora molti si sono chiesti per quale motivo la figlia dell'ex-premier si sia decisa a fare questa esternaziona pubblicamente. Perché? Secondo qualche osservatore l'uscita pubblica di Barbara potrebbe essere vista come un tentativo di mettere riparo alle possibili indiscrezioni di un disimpegno totale della famiglia dal Milan. Ormai da qualche mese negli ambienti finanziari sono tornate forti le voci che la Fininvest stia aspettando solo il via libera della famiglia per cedere il controllo del Milan. Non è un mistero che Marina Berlusconi, che di Fininvest è presidente, aspetta soltanto un segnale dal padre Silvio per cedere un business che provoca solo perdite, che nell'attuale contesto dei mercati sono difficili da ripianare. A sapere della volontà di Marina di cedere il Milan sarebbero un po' tutte le banche d'affari che quindi si starebbero muovendo in modo autonomo per trovare possibili compratori. Impresa anche questa complessa.

E poi c'è Adriano Galliani. Di certo non ha fatto piacere a Barbara Berlusconi sapere che Galliani si sia visto con il magnate di Singapore Peter Lim. Da li sarebbero emersi i rumors (anche se poi smentiti) secondo i quali Galliani stava trattando l'arrivo del magnate di Singapore nell'azionariato del Milan.

Insomma, Barbara sembra aver giocato la carta della dichiarazione pubblica per annunciare che sul futuro del Milan vuole decidere lei. Del resto a Marina e Piersilvio sono stati dati incarichi nelle altre aziende del gruppo, mentre a lei è stata affidata la gestione del Milan. Per ora Silvio Berlusconi non parla, impegnato a dirimere il suo futuro politico dopo la condanna ai servizi sociali. Solo lui, secondo i bene informati, potrebbe prendere una decisione definitiva sul futuro assetto azionario del Milan. Fino a quel momento saranno solo schermaglie dialettiche.

 

 

  • Thunderstorm |

    Finchè l’idea di un nuovo stadio non diventerà minimamente tangibile , parlare di un socio di minoranza ha poco o nessun senso. Il primo passo però va compiuto con la risoluzione del pasticcio gestionale che vede contrapposti Barbara Berlusconi da un lato e Galliani dall’altro.

  • Thunderstorm |

    Finchè l’idea di un nuovo stadio non diventerà minimamente tangibile , parlare di un socio di minoranza ha poco o nessun senso. Il primo passo però va compiuto con la risoluzione del pasticcio gestionale che vede contrapposti Barbara Berlusconi da un lato e Galliani dall’altro.

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