Alitalia e Sorgenia, due salvataggi con grandi sacrifici per le banche

Cosa hanno in comune la vicenda Alitalia e Sorgenia? Per entrambe viene chiesto un forte sacrificio alle banche che hanno finanziato a piene mani negli anni scorsi i due business. Come è noto sul matrimonio tra Etihad e Alitalia hanno cominciato a circolare nubi anche perché la compagnia degli emirati ha chiesto da una parte pesanti write-off alle banche (Intesa Sanpaolo e Unicredit soprattutto) che sono importanti creditori. Etihad avrebbe voluto che dei 549 milioni di esposizione, circa 400venissero stralciati:un write-off o una conversione in strumenti ibridi non partecipativi. Insomma i due istituti avrebbero dovuto accusare una perdita secca. Resta da capire se si tratta solo di pre-tattica di Etihad o se davvero Alitalia resterà senza quel partner agognato per portare i soldi necessari al salvataggio della compagnia aerea italiana.
Se poi si passa alla vicenda Sorgenia anche qui le banche sono impantanate in una telenovela finanziaria a causa del debito da 1,9 miliardi della società posseduta da Cir. Ma in questo caso, a differenza di Alitalia, per ora un cavaliere bianco (si è parlato di Edison ma al momento non ci sarebbe alcuna trattativa) non è necessario visto che le banche stesse entreranno nel capitale di Sorgenia. Le discussioni vertono su una riduzione del debito di almeno 600 milioni probabilmente convertendo 400 milioni in equity e 200 in un convertendo, ferma restando la possibilità di Cir di partecipare con una cifra ancora da definire.