Il piano che starebbero studiando a Doha, nel quartier generale di Al Jazeera, ha un orizzonte temporale di lungo periodo con una meta finale: i Mondiali del 2022 in Qatar, fra 8 anni. Il volano della crescita del colosso televisivo del Golfo Persico resta il calcio: partendo da alleanze in Europa, nella tv a pagamento per le competizioni continentali, per arrivare all’appuntamento con i mondiali con un network ormai ramificato. Si tratta di un progetto ambizioso, che richiederà grandi investimenti, anche se le risorse non mancano al gruppo televisivo di Doha, nato grazie ai capitali dell’emiro Al Thani. Oggi Al Jazeera ha già diciannove canali sportivi e in Europa è sbarcata in Francia e Spagna. Manca ancora una presenza importante in Italia. Ma Al Jazeera guarderebbe alla newco dove Mediaset raggrupperà le sue pay tv in Italia e Spagna: società entrata anche nel radar di News Corp e Canal+. Così, da ora fino al mondiale in Qatar, si potrebbero giocare gli equilibri della pay tv in Europa.
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