Sono le due banche che (almeno in teoria) avrebbero il maggior interesse a valutare una possibile acquisizione di Mps tramite la quota della Fondazione: cioè Bnp Paribas e Credit Agricole.
Bnp Paribas e' infatti gia' presente in Italia con Bnl e deve indubbiamente crescere ancora. Se comprasse Mps diventerebbe la terza banca del Paese subito a ridosso di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Lo stesso potrebbe dirsi per Credit Agricole, che gia' possiede Cariparma. Entrambi i due colossi transalpini hanno inoltre le risorse economiche per fare l'operazione che potrebbe costare poco piu' di un miliardo, tra quota Fondazione ed aumento di capitale. Allora perche' non si muovono? Secondo i rumors gli headquarter italiani dei due gruppi bancari francesi hanno avuto l'ordine dai loro quartieri generali parigini di non valutare operazioni fino a marzo, quando scattera' l'asset quality review della Bce, cioe' il controllo sullo stato di salute dei bilanci dei maggiori 130 gruppi bancari europei. Fino a quel momento, dunque, non si muovera' foglia. E poi? Difficile dirlo, anche perche' per marzo la Fondazione Mps dovra' avere le idee gia' chiare su cosa fare della sua quota (il 33,5 per cento) in Mps. Più facile, secondo alcune fonti, che possa essere soltanto temporaneo un investimento in Mps delle Fondazioni oppure di una cordata di fondi esteri in Mps: in vista che, magari fra un anno, i colossi francesi siano nelle condizioni ideali per valutare l'investimento nella banca senese.