È prevista oggi la scadenza per le offerte sulla minoranza (il 49 per cento) di Cdp Reti. Gli advisor dell’azionista Cassa Depositi e Prestiti sull’operazione, cioè i banker di Lazard, riceveranno le offerte per l’investimento nella società delle infrastrutture che contiene quasi il 30 per cento della grande rete di trasporto del gas (Snam).
Secondo le indiscrezioni, sarebbero 4 le offerte attese: quella del gruppo Wren House, attivo nelle infrastrutture e controllato dalla Kuwait Investment Authority (Kia). Dovrebbero essere della partita anche gli australiani dell’Industry Funds Management (Ifm), i canadesi di Borealis e il colosso cinese dell’energia State Grid Corporation of China, unico soggetto industriale e non finanziario nel processo. Secondo i rumors tra i più interessati al dossier ci sarebbe proprio Borealis, holding di investimenti nelle infrastrutture dell’Ontario Municipal Employees Retirement System, cioè uno dei maggiori fondi pensione al mondo.
Una volta arrivate le offerte si dovrebbe entrare nella fase finale dell’asta, che dovrebbe arrivare a conclusione al massimo entro febbraio con la concessione di un’esclusiva a un unico soggetto. A seconda dell’esito della gara, dovrà essere anche deciso se far confluire nella holding pure il 29,9 per cento del network nell’elettricità (Terna) e il controllo del gasdotto Tag. La partecipazione in Cdp Reti offrirà all’investitore solo vantaggi in termini di dividendi, ma non poteri di gestione (il 51 per cento resterebbe allo Stato) né la possibilità di liquidare le partecipazioni in Borsa.