Nella strada tortuosa che porta al salvataggio di Alitalia c'è ancora qualche casella che deve trovare posto. E non è soltanto la posizione di Air France sulla volontà o meno di partecipare all'aumento di capitale, ma anche le strategie delle grandi banche finanziatrici (Intesa Sanpaolo e Unicredit) sulla tranche da 200 milioni di euro, indispensabile per attuare il piano industriale della ex-compagnia di bandiera. Infatti le banche hanno finora concesso un prestito per la gestione ordinaria (una settantina di milioni) più la garanzia per l'inoptato dell'aumento di capitale. Ma i Cda delle banche non hanno ancora deliberato sul finanziamento da 200 milioni (che si andrà ad aggiungere ai 300 milioni di aumento di capitale) che è vitale per tutto il piano. Ci sono quindi problemi in vista con gli istituti italiani? In realtà, non sembrerebbero esserci problemi, ma la concessione dei 200 milioni sembra subordinata alla presentazione del piano industriale di Alitalia: un piano che le banche vorrebbero incisivo. Insomma, prima le banche vedranno il piano e poi decideranno.
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