Mentre in Turchia non si ferma la protesta contro il capo del governo Erdogan, il mondo della finanza e dell'economia continua a ritenere la Turchia un Paese interessante per i tassi di crescita messi a segno negli ultimi anni. Così se da una parte c'è stato un brutto segnale per le libertà politiche, con i manifestanti colpiti dalla dura repressione dall'attuale governo, dall'altra i gruppi e le multinazionali straniere continuano a investire a Istanbul e dintorni. Due facce, totalmente opposte, dell'attuale situazione sul Bosforo.
Ora le indiscrezioni sono puntate sulla privatizzazione delle lotterie turche, denominate Milli Piyango. Ento fine anno dovrebbe infatti essere ceduta la licenza per dieci anni da parte delle Autorità turche. L'operazione ha attratto tutti i maggiori gruppi europei dei giochi, dal gruppo britannico Camelot fino all'italiana Lottomatica e alla greca Intralot. Secondo i rumors ci sarebbero state oltre 20 manifestazioni d'interesse tra le quali appunto quella del gruppo italiano Lottomatica. Tuttavia resta un nodo da sciogliere, visto che l'attuale confusione politica potrebbe ritardare l'esito della privatizzazione.