L'ex patron di Risanamento Luigi Zunino sta provando a riconquistare con un'Opa la società immobiliare da lui guidata per tanto tempo prima che 3 miliardi di debiti la facessero finire sotto l'ombrello del Tribunale di Milano quattro anni fa. Ci riuscirà? Sono tre i nodi che Zunino deve sciogliere. Il primo: per lanciare l'Opa, gli servono almeno 200 milioni di euro, che in teoria dovrebbe dargli il Banco Popolare. Tuttavia nessun finanziamento è stato ancora deliberato dal Banco.
Il secondo: a Zunino interessano solo gli immobili parigini ed è vero che dopo l'Opa alle banche verranno girate alcune importanti attività (sede Sky e Santa Giulia), ma è pure vero che gli istituti avranno in eredità anche il relativo debito per svariate centinaia di milioni.
Terzo punto: Zunino ha un'opzione call con le banche che scadrà fra circa un anno stabilita in sede di 182 bis. In pratica potrebbe ricomprarsi la società dagli istituti di credito. Perché non lo fa, invece di lanciare un'Opa? La call gli costerebbe molto di più rispetto all'Opa: 0,45 euro (più un premio) per le azioni e 0,28 euro per i titoli provenienti dal convertendo. Quindi perché le banche dovrebbero fargli un favore?