Per il gruppo Valvitalia un futuro con un socio americano

Valvitalia, piccolo gioiello dell'industria made in Italy, azienda pavese leader nell'impiantistica energetica, accelera verso il riassetto. La società, 350 milioni di fatturato di cui il 90% derivato dall'estero, per diversi mesi è stata al centro di discussioni tra gli azionisti: da una parte il fondatore dell'azienda, il 63enne Salvatore Ruggeri, intenzionato a restare sulla tolda di comando del gruppo, e dall'altra i soci di minoranza (i fondi Chequers Capital Partners, Synergo e Igi Investimenti) intenzionati a monetizzare la partecipazione.

Ma, dopo parecchio tergiversare, il cambiamento di proprietà sembra vicino. Tra alcuni giorni l'advisor Citigroup riceverà infatti le prime offerte per il controllo del gruppo. E seriamente interessati all'acquisto sarebbero alcuni colossi statunitensi quotati dell'impiantistica petrolifera: come Cameron Corporation, la Flowserve, la Tyco e la Circor. Facile prevedere che a Rivanazzano, nell'Oltrepo Pavese, comincerà a sventolare la bandiera a stelle e strisce.

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  • raboso |

    spero restare con i miei colore
    verde bianco e rosso
    saluti

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