Il colosso russo Rosatom, controllato dalla Federal Nuclear Energy Agency, punta a rilevare da Enel il controllo di Slovenske Elektrarne (SE), posseduta per il 66% dal gruppo italiano e per la quota restante dal governo slovacco.
A indicare l'indiscrezione è il quotidiano slovacco Sme, che però spiega anche che una trattativa concreta non sarebbe stata ancora avviata. Uno dei nodi di Enel in Slovacchia è quello nucleare: infatti la società italiana ha preso l'impegno di finanziare l'impianto di Mochovce. Tuttavia il gruppo guidato da Fulvio Conti sembra poco propenso in questo momento a investire capitali importanti in iniziative di questo tipo. La società italiana, invece, come annunciato in sede di piano industriale 2013-2017, potrebbe procedere piuttosto a disinvestimenti e a cedere attività per circa 6 miliardi di euro.
Le attività in Slovacchia e quelle in altri Paesi dell'Est sarebbero quindi per Enel le più serie candidate per una vendita.
La valorizzazione di Slovenské Elektrárne sarebbe di circa 3 miliardi di euro. Nel 2006 Enel ha perfezionato l’acquisizione del 66% di Slovenské Elektrárne. La capacità netta installata è di 5.401 MW, dei quali 1.816 MW da fonte nucleare e il resto distribuiti nel carbone e nell’idroelettrico.
È previsto inoltre un investimento di circa 2,775 miliardi di euro per il completamento del complesso nucleare di Mochovce. Si tratta del più grande investimento estero nel Paese.