Bipiemme senza Spa? Ora si scommette su un matrimonio con un'altra Popolare

Gli occhi del mercato sono puntati sulla Banca Popolare di Milano dopo la bocciatura al progetto di trasformazione in Spa. La stroncatura senza appello in assemblea al piano Spa, da sempre contestato da dipendenti e sindacati della banca, ha fatto crollare il titolo a PIazza Affari. E ora cosa succederà?  Il presidente del consiglio di gestione, Andrea Bonomi, sarebbe pronto a rimettere in discussione alcuni aspetti del «Progetto Ovidio», fino a sacrificare, almeno per il momento, il cambio di modello societario. Ai piani alti della banca si sta cercando di trovare una opzione che salvaguardi il percorso di cambiamento fatto fin qui e che garantisca l'aumento di capitale con il via libera dalle diverse anime dell'istituto. Ma quale potrebbe essere la strada alternativa? Di sicuro la situazione resterà complicata e complessa per diverso tempo ma, secondo quanto raccolto da ambienti finanziari, la strada alternativa da percorrere nel medio periodo resta quella della fusione con un'altra Banca popolare. Le più serie candidate, come era già emerso in passato,  restano la Banca Popolare dell'Emilia Romagna oppure Ubi Banca. Al momento non ci sarebbe ancora nessuna trattativa, ma gli operatori scommettono su questa ipotesi.