C'è un filo rosso che unisce in questi giorni il Genoa e l'Inter. Non solo per le deludenti vicende calcistiche, con il Genoa a lottare per evitare la retrocessione e l'Inter a cercare un rilancio per arrivare alle coppe europee. Il sottile filo rosso è in Kazakistan, ex-repubblica dell'Unione Sovietica a cavallo tra Europa e Asia. Il Kazakistan è probabilmente il Paese con la maggiore ricchezza pro capite al mondo: merito del petrolio. L'Eni, per fare solo un esempio, è uno dei più importanti partner privati in Kazakistan.
IL CALCIO ITALIANO E I SOLDI DEI RICCHI DI ASTANA
In Kazakistan, soprattutto nella sua capitale Astana, l'Italia è famosa tra i ricconi locali soprattutto per due motivi. La pizza, tanto che diversi noti banchieri finanzieri italiani starebbero aprendo catene di ristoranti, e il calcio del campionato della serie A. Ma come si arriva da Astana fino a Milano e Genova? Le indiscrezioni di questi giorni riferiscono che investitori locali sarebbero interessati a comprare club calcistici europei. Come in tutte le vicende di questo tipo difficile capire cosa è vero, parzialmente vero e cosa è falso. E' ad esempio vero che sul tavolo del presidente del Genoa Enrico Preziosi è arrivata una manifestazione d'interesse da parte di una società kazaka per rilevare il Genoa. La manifestazione è stata consegnata da un avvocato di Genova che si sarebbe presentato come emissario dei misteriosi investitori di Astana. Preziosi ufficialmente ha smentito l'arrivo dell'offerta, ma non poteva fare altro: almeno prima di capire chi ci sia dietro la proposta. Anonimi i compratori, anonima la cifra sul piatto.
L'OFFERTA DELLA MISTERIOSA KASAR
Serve un'attività di intelligence per cercare di scoprire qualche dettaglio in più sull'offerta giunta per il Genoa. Le bocche restano cucite. Ma, dopo qualche giorno di ricerca, qualche particolare comincia ad emergere. Basta chiamare al telefono la fonte giusta: "Un'offerta per il Genoa? Può essere, forse" risponde l'interlocutore. "Ma da chi. C'è un italiano dietro?". Silenzio. Poi una parola, seguita da altre due. "Kasar Investment Sro". La linea è disturbata e l'interlocutore non ha alcuna voglia di continuare a parlare. La telefonata si interrompe bruscamente. Kasar Investment Sro? Da qualche telefonata successiva a fonti che ben conoscono le attività finanziarie degli investitori di Astana risulterebbe una società con un nome simile, registrata e con capitale depositato. Nulla di più. Cercando invece nel modo più veloce, su Google, non risulta nessuna società con questo nome in Kazakistan. Ma soltanto una società slovacca attiva nel settore delle costruzioni con un nome simile e qualche interesse in Italia: la Kazar Invest Sro. Di più non è dato sapere tranne aspettare che emergano altre indiscrezioni sulla proposta dell'avvocato genovese per conto degli anonimi clienti. Si sapeva, secondo i rumors, che l'intermediario avrebbe dovuto ricontattare Preziosi dopo il week end, per dare qualche dettaglio in più. I dubbi sono comunque tanti: un po' come lo scorso anno quando erano circolate indiscrezioni di una cordata georgiana capitanata da Kakhaber Kaladze interessata al Grifone. Che sia un'altra bufala?
L'INTER E IL MAGNATE BULAT UTEMURATOV
Ma se da Astana, in Kazakistan, si prende l'aereo per Milano, i riflettori non possono che essere puntati sull'Inter di Massimo Moratti. Il presidentissimo nerazzurro ha ammesso che ci sono diversi investitori interessati al club. Nei giorni scorsi è emerso il nome del magnate kazako Bulat Utemuratov. Uno degli uomini più ricchi del mondo, con una ricchezza stimata da Forbes di 2,2 miliardi di dollari. Utemuratov, 55 anni, è diventato ricco, come spesso capita da queste parti del mondo, in pochi anni. Dopo la caduta dell'impero sovietico è diventato imprenditore del settore minerario, sfruttando le enormi risorse del Kazakistan, soprattutto nel settore dello zinco. Utemuratov possedeva la maggiore miniera di zinco del Kazakistan, che tradotto significa una delle maggiori miniere al mondo. E' diventato multimiliardario cedendone una bella quota prima alla multinazionale Glencore e poi allo stesso Stato kazako che gliela aveva concessa anni prima. Ora con la sua dote miliardaria Utemuratov pensa, almeno così dice, al tennis. E' presidente della Federazione tennis del Kazakistan. Interpellato su un suo possibile interesse per l'Inter, ha smentito. Ma alcune fonti lo dicono particolarmente interessato al calcio occidentale. Del resto, rispetto ai 2,2 miliardi di dollari di patrimonio, l'Inter è davvero poca cosa. Un'altra bufala o una pista da seguire?